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Nel 1912 e 1919 appare in due fotografia come insegnate di calligrafia all'orfanotrofio maschile Martinitt di Milano. Il suo ruolo di insegnante di calligrafia è confermato dal Bollettino ufficiale del Ministero dell'Istruzione pubblicato nel 1913, risultato della sessione primaverile, che lo vede classificarsi con un punteggio di 260/320 su una graduatoria di insegnanti abilitati all'insegnamento della calligrafia nel provveditorato di Milano. Analogamente alla moglie di poco più brava (262/320).<ref>https://www.google.it/books/edition/Bollettino_ufficiale_del_Ministero_dell/v_2UoQUAhFsC?hl=it&gbpv=1&dq=Rita+Fontana+Giuseppe+Pensa&pg=PA1876&printsec=frontcover</ref> | Nel 1912 e 1919 appare in due fotografia come insegnate di calligrafia all'orfanotrofio maschile Martinitt di Milano. Il suo ruolo di insegnante di calligrafia è confermato dal Bollettino ufficiale del Ministero dell'Istruzione pubblicato nel 1913, risultato della sessione primaverile, che lo vede classificarsi con un punteggio di 260/320 su una graduatoria di insegnanti abilitati all'insegnamento della calligrafia nel provveditorato di Milano. Analogamente alla moglie di poco più brava (262/320).<ref>https://www.google.it/books/edition/Bollettino_ufficiale_del_Ministero_dell/v_2UoQUAhFsC?hl=it&gbpv=1&dq=Rita+Fontana+Giuseppe+Pensa&pg=PA1876&printsec=frontcover</ref> | ||
Nel 1925, nelle vesti di Sindaco di Esino Inferiore, partecipa alla inaugurazione della strada carrozzabile Varenna - Perledo - Esino Inferiore. Ospite d'onore per l'occasione persino l'on. Attilio Teruzzi, sottosegretario all'Interno e già membro della Giunta per le elezioni del Parlamento, oppositore in occasione della contestazione dell'on. Giacomo Matteotti sulla validità delle elezioni, nel celebre ultimo discorso del 30 maggio 1924 (a cui seguì il rapimento e l'uccisione). | |||
Sul finire degli anni Venti ha avuto contatti personali con Arnaldo Mussolini e i figli del Duce (Bruno e Vittorio), oltre a Renato Ricci, presidente | Mentre il Sindaco di Esino Superiore viene nominato Cavaliere della Corona d'Italia, su proposta dell'on. Teruzzi, Giuseppe Pensa, con l'introduzione delle leggi fascistissime nel 1926/1927, viene nominato Podestà di Esino Lario dalla Prefettura di Como, in seno al Partito Nazionale Fascista. | ||
Ad Esino, infatti, nel 1925 si costituisce una sede del Partito Nazionale Fascista guidata dall'esinese Attilio Carissimo. | |||
Sul finire degli anni Venti Giuseppe Pensa ha avuto contatti personali con Arnaldo Mussolini e i figli del Duce (Bruno e Vittorio), oltre a Renato Ricci, a quel tempo presidente della neo nata Opera Nazionale Balilla. | |||
Il 27 dicembre 1929 viene nominato anche lui Cavaliere della Corona d'Italia, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, Benito Mussolini. | |||
Nel 1931 pubblica con Mondadori il libro [[Nel mondo e nei secoli]]. | |||
Tre anni più tardi, il 20 ottobre 1934, Il Ministro dell'Interno propone la sua promozione a Ufficiale della Corona d'Italia.<ref>Ricerca condotto attraverso l'Archivio Storico Ordine Mauriziano.</ref> | |||
Per tutto il Ventennio ha abbracciato e sostenuto l'ideale fascista, sia rappresentando il regime a Esino Lario come Podestà, sia come direttore didattico a Vendrogno (CO) presso un istituto per orfani.<ref>https://forumterrealte.wordpress.com/2019/04/19/la-finta-vendita-di-esino-lario-piccoli-comuni-usati-e-dileggiati/</ref> | Per tutto il Ventennio ha abbracciato e sostenuto l'ideale fascista, sia rappresentando il regime a Esino Lario come Podestà, sia come direttore didattico a Vendrogno (CO) presso un istituto per orfani.<ref>https://forumterrealte.wordpress.com/2019/04/19/la-finta-vendita-di-esino-lario-piccoli-comuni-usati-e-dileggiati/</ref> | ||
Nel 1939 appare ritratto in un dipinto dal figlio ing. Pietro Pensa per la prima edizione del Premio Cremona, iniziativa del regime fascista diretta | Nel 1939 appare ritratto in un dipinto dal figlio ing. Pietro Pensa per la prima edizione del Premio Cremona, iniziativa del regime fascista diretta dal gerarca fascista Farinacci.<ref>https://www.larionews.com/lario/politica/esino-pietro-pensa-tra-mito-grandi-opere-e-fascismo-e-una-ricerca</ref> | ||
Dopo la Liberazione dall'occupazione nazista e la caduta del fascismo lo si trova impiegato presso la prefettura di Milano. Negli anni Cinquanta tenterà di essere nuovamente eletto nelle file del Movimento Sociale Italiano, ma la candidatura non andrà in porto. | Dopo la Liberazione dall'occupazione nazista e la caduta del fascismo lo si trova impiegato presso la prefettura di Milano. Negli anni Cinquanta tenterà di essere nuovamente eletto nelle file del Movimento Sociale Italiano, ma la candidatura non andrà in porto. |
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