Nel mondo e nei secoli

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NEL MONDO E NEI SECOLI è un libro scolastico scritto da Giuseppe Pensa[1], pubblicato da A. Mondadori Editore nel 1931 a Milano.[2]

Il sottotitolo dell'opera è: TESTO DI STORIA, GEOGRAFIA E CULTURA FASCISTA PER I CORSI ANNUALI E BIENNALI DELLE SCUOLE DI AVVIAMENTO AL LAVORO.

La copertina è di Giulio CISARI.

Diritti d'autore

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Citazione art. 70 l. 633/41

CAPITOLO QUARTO (pag. 194)

"CENNI DI GEOGRAFIA ANTROPICA

Le razze umane. - La terra è popolata da uomini diversi fra loro per caratteri fisici (razze) e per caratteri morali (popoli), come la lingua, i costumi, le tradizioni.

Le razze umane sono le seguenti:

  • 1º la razza caucasica o bianca, che abita l'Europa, l'Asia occidentale, l'Africa settentrionale, le due Americhe, ed anche si è diffusa nelle altre parti. Il suo nome deriva dal colore della pelle, che è solitamente chiara, i capelli ondulati variano di colore, la faccia è diritta, cioè non sporgente, il naso non mai largo. Questa razza conta 900 milioni di individui;
  • 2º la razza gialla o mongolica, che popola l'Asia, ha capelli neri e dritti, faccia appiattita, con zigomi sporgenti, occhio disposto obliquamente, statura non mai alta; conta 550 milioni di individui;
  • 3º la razza negra, che abita una gran parte dell'Africa, ha il colore della pelle molto scuro, i capelli neri, lanosi ed increspati, la faccia sporgente in avanti, il naso largo e grosso; conta 130 milioni di individui;
  • 4º la razza malese, che abita nelle isole dell'Oceania e dell'Arcipelago Malese, ha pelle olivastra, occhi a mandorla, barba abbondante e conta circa 50 milioni di individui;
  • 5º la razza americana, detta degli Indiani, perché i primi scopritori dell'America credettero di essere giunti alle Indie, e anche dei Pellirosse, da creduto colore della pelle, ha colore giallastro, faccia allungata, naso rilevato, bocca larga. Conta 50 milioni di individui, sparsi un po' in tutta l'America, spesso fusi cogli europei (meticci)."

Bibliografia

  • Dvce & Dvcetti - citazioni dall'Italia fascista, Giuseppe Vettori, Newton Compton Editore, 1975, p.84

Note