311
contributi
Nessun oggetto della modifica |
|||
Riga 1: | Riga 1: | ||
'''WikiRazzismo''' è un'enciclopedia partecipativa sul Razzismo. | '''WikiRazzismo''' è un'enciclopedia partecipativa sul Razzismo. | ||
Il termine '''razzismo''' è l'idea secondo cui la | Il termine '''razzismo''' è l'idea secondo cui la specie umana può essere suddivisibile in razze biologicamente distinte, caratterizzate da diverse capacità intellettive e valoriali con la conseguente convinzione che sia possibile affermare che un particolare raggruppamento razzialmente definito possa essere considerato superiore o inferiore a un altro.<ref>Enciclopedia Treccani.</ref> | ||
L'idea è scientificamente errata, come dimostrato dalla genetica delle popolazioni e da molti altri approcci metodologici. | L'idea è scientificamente errata, come dimostrato dalla genetica delle popolazioni e da molti altri approcci metodologici. | ||
Riga 11: | Riga 11: | ||
In senso più ampio invece si tratta di una generale antica tendenza a discriminare i 'diversi' (nazioni, culture, classi sociali inferiori), e la principale funzione del razzismo, in tutte le varianti, fu sempre di giustificare qualche forma di discriminazione o oppressione. | In senso più ampio invece si tratta di una generale antica tendenza a discriminare i 'diversi' (nazioni, culture, classi sociali inferiori), e la principale funzione del razzismo, in tutte le varianti, fu sempre di giustificare qualche forma di discriminazione o oppressione. | ||
Nel 1950, il documento ''' | Nel 1950, il documento '''Dichiarazione sulla razza''' dell'UNESCO è stato il primo documento ad aver negato ufficialmente la correlazione tra la differenza fenotipica nelle razze umane e la differenza nelle caratteristiche psicologiche, intellettive e comportamentali.<ref>Razzismo. (20 febbraio 2021). ''Wikipedia, L'enciclopedia libera''. Tratto il 20 febbraio 2021, 15:57 da //it.wikipedia.org/w/index.php?title=Razzismo&oldid=118786960. - licenza CC-BY-SA 3.0</ref> | ||
==Premessa== | ==Premessa== | ||
A livello colloquiale il termine "razza" riferito alla specie umana, provoca frequenti fraintendimenti, anche per l'utilizzo diverso da quello della lingua inglese che possiede termini come ''race'' (anche in senso generico), ''kind'' (tipo, razza), ''breed'' (nel senso di ceppo zoologico) e ''progeny'' (nel senso di progenie, schiatta); con la traduzione nel differente contesto linguistico italiano, si verificano facilmente slittamenti di senso. In senso scientifico (di scienza attuale) ed in lingua italiana le razze umane non esistono, e quelle zoologiche sono confinate nel campo zootecnico degli animali domestici. La specie umana, come diverse altre, è soggetta ad una continua variazione clinale, senza soluzione di continuità da un gruppo ad un altro. | A livello colloquiale il termine "razza" riferito alla specie umana, provoca frequenti fraintendimenti, anche per l'utilizzo diverso da quello della lingua inglese che possiede termini come ''race'' (anche in senso generico), ''kind'' (tipo, razza), ''breed'' (nel senso di ceppo zoologico) e ''progeny'' (nel senso di progenie, schiatta); con la traduzione nel differente contesto linguistico italiano, si verificano facilmente slittamenti di senso. In senso scientifico (di scienza attuale) ed in lingua italiana le razze umane non esistono, e quelle zoologiche sono confinate nel campo zootecnico degli animali domestici. La specie umana, come diverse altre, è soggetta ad una continua variazione clinale, senza soluzione di continuità da un gruppo ad un altro. | ||
Il concetto di cline è stato variamente utilizzato in campo scientifico anche per lo studio di popolazioni del passato<ref>{{Cita pubblicazione |nome=C. Loring |cognome=Brace |nome2=David P. |cognome2=Tracer |nome3=Lucia Allen |cognome3=Yaroch |nome4=John |cognome4=Robb |nome5=Kari |cognome5=Brandt |nome6=A. Russell |cognome6=Nelson |titolo=Clines and clusters versus ‘Race’: a test in ancient Egypt and the case of a death on the Nile |rivista=American Journal of Physical Anthropology |volume=36 |numero=S17 |pp=1–31 |anno=2005 |doi=10.1002/ajpa.1330360603 }}</ref>. Il ''clustering genetico'', la possibilità di analisi matematica (''Cluster analysis'') dei parametri biologici di una popolazione e del grado di somiglianza dei dati genetici tra individui e gruppi per inferire strutture di popolazione e quindi assegnare gli individui a gruppi, che spesso corrispondono alla loro discendenza geografica auto-identificata, è fattibile, anche utilizzando l'analisi delle componenti principali. Ci possono essere molteplici varianti di dati | Il concetto di cline è stato variamente utilizzato in campo scientifico anche per lo studio di popolazioni del passato<ref>{{Cita pubblicazione |nome=C. Loring |cognome=Brace |nome2=David P. |cognome2=Tracer |nome3=Lucia Allen |cognome3=Yaroch |nome4=John |cognome4=Robb |nome5=Kari |cognome5=Brandt |nome6=A. Russell |cognome6=Nelson |titolo=Clines and clusters versus ‘Race’: a test in ancient Egypt and the case of a death on the Nile |rivista=American Journal of Physical Anthropology |volume=36 |numero=S17 |pp=1–31 |anno=2005 |doi=10.1002/ajpa.1330360603 }}</ref>. Il ''clustering genetico'', la possibilità di analisi matematica (''Cluster analysis'') dei parametri biologici di una popolazione e del grado di somiglianza dei dati genetici tra individui e gruppi per inferire strutture di popolazione e quindi assegnare gli individui a gruppi, che spesso corrispondono alla loro discendenza geografica auto-identificata, è fattibile, anche utilizzando l'analisi delle componenti principali. Ci possono essere molteplici varianti di dati geni nella popolazione umana (polimorfismo). Molti geni non sono invece polimorfici, che significa che solo un singolo allele è presente nella popolazione. Queste ed altre tecniche permettono di riunire gli individui in gruppi arbitrari, utili ad esempio per lo studio di determinate patologie, e di identificare incidenze delle stesse, differenti in gruppi differenti. Questi fatti non implicano minimamente una reale suddivisione della specie, continua ed interfeconda. | ||
Non ci sono due esseri umani geneticamente identici. Anche i gemelli monozigoti, che sviluppano da uno zigote, hanno frequenti differenze genetiche dovute a mutazioni che si verificano durante lo sviluppo. Le differenze tra gli individui, anche strettamente correlati, sono la chiave per tecniche come l'impronta genetica. I principali elementi di variazione biologica umana hanno distribuzioni indipendenti e non possono essere compresi se l'ipotetica esistenza di "razze" viene assunta come punto di partenza<ref name="ReferenceA">Loring C. Brace ''"Race" Is a Four-Letter Word. The Genesis of the Concept'', ISBN 9780195173512, Oxford University Press, Paperback, 2005</ref>. | Non ci sono due esseri umani geneticamente identici. Anche i gemelli monozigoti, che sviluppano da uno zigote, hanno frequenti differenze genetiche dovute a mutazioni che si verificano durante lo sviluppo. Le differenze tra gli individui, anche strettamente correlati, sono la chiave per tecniche come l'impronta genetica. I principali elementi di variazione biologica umana hanno distribuzioni indipendenti e non possono essere compresi se l'ipotetica esistenza di "razze" viene assunta come punto di partenza<ref name="ReferenceA">Loring C. Brace ''"Race" Is a Four-Letter Word. The Genesis of the Concept'', ISBN 9780195173512, Oxford University Press, Paperback, 2005</ref>. | ||
Riga 60: | Riga 60: | ||
==Storia== | ==Storia== | ||
===Premessa storica=== | ===Premessa storica=== | ||
[[File:Racistcampaignposter1.jpg|thumb|Manifesto affisso durante la campagna elettorale per il governatorato della | [[File:Racistcampaignposter1.jpg|thumb|Manifesto affisso durante la campagna elettorale per il governatorato della Pennsylvania del 1866]]Il razzismo scientifico è stato preceduto e seguito da altre forme di razzismo organizzato, detto anche ''pre-scientifico''. Nel merito di quest'ultimo la parola "razza" non è sempre riferita a un tipo biologico, ma al senso più generale di "categoria" o "genere". Quest'altra forma di razzismo non è meno importante, e in dettaglio prende molti nomi specifici a seconda dell'oggetto della discriminazione: classismo se riferito alla discriminazione in base alla classe sociale, casteismo se in base alla casta di appartenenza, sessismo se in base al sesso, ecc. | ||
===Storia del razzismo nel mondo moderno=== | ===Storia del razzismo nel mondo moderno=== | ||
Le teorie razziste nacquero nel | Le teorie razziste nacquero nel Medioevo allorché i sovrani cristiani vollero impadronirsi dei beni dei banchieri ebrei; si svilupparono poi nel XVI secolo, quando Spagna e Portogallo impiegarono schiavi Africani per le loro colonie. Esse assunsero un'importanza politica nel XIX secolo quando cominciò a diffondersi il mito della razza ariana. Questa ipotetica razza servì a Joseph Arthur de Gobineau per giustificare i privilegi dell'aristocrazia e spiegare l'antagonismo tra essa e le masse popolari. Però la maggior parte delle suddivisioni storiche datano l'inizio della storia moderna al 1492, e anche le radici del razzismo moderno si legano a questa data. A seguito dell'unificazione delle corone spagnole, il 31 marzo 1492 Ferdinando II d'Aragona ed Isabella di Castiglia firmano il decreto che espelle tutti gli Ebrei dalla Spagna. L'inquisizione spagnola, personificata nella figura di Tomás de Torquemada, diventa il braccio attivo della politica della corona nell'attuazione della epurazione. Si crea il concetto di purezza del sangue, base ideologica degli statuti di ''limpieza de sangre'' promulgati alla fine del secolo.<ref>''Los Estatutos de Limpieza de Sangre'', Albert A. Sicroff, Taurus Ediciones S. A. 1985.</ref> | ||
Nello spirito di questi statuti, tesi a analizzare la stirpe originaria della persona, non il suo credo religioso attuale, si riconoscono infine quelli promulgati nel | Nello spirito di questi statuti, tesi a analizzare la stirpe originaria della persona, non il suo credo religioso attuale, si riconoscono infine quelli promulgati nel 1496 da Papa Alessandro VI dove si approva un codice di purezza anche per gli ordini monastici, come quello dei ''Hieronymiti''.<ref>''Historia Social, Política y Religiosa de los Judíos de España y Portugal'', José Amador de los Ríos, Madrid, Imprenta de T. Fortanet, 1875</ref> Questi sono primi esempi classici di razzismo ideologico con profonde radici utilitaristiche. Durante il periodo dell'espulsione di alcune centinaia di migliaia di persone, le vittime furono numerose. Con questo atto si pose fine a una lunghissima convivenza produttiva sul territorio iberico di tutte le etnie del mediterraneo. Il massacro di Lisbona del 17 aprile 1506, viene ricordato come un'altra vicenda atroce (migliaia di morti in poche ore, molti dei quali arsi vivi) della penisola Iberica, figlia delle conseguenze delle leggi razziali dell'epoca. | ||
Un fattore da considerare in una prospettiva storica, è che il razzismo è un fenomeno connesso all'età coloniale, quando le grandi potenze europee svilupparono ideologie razziste per risolvere la dissonanza tra valori cristiani di eguaglianza e carità e lo sfruttamento delle | Un fattore da considerare in una prospettiva storica, è che il razzismo è un fenomeno connesso all'età coloniale, quando le grandi potenze europee svilupparono ideologie razziste per risolvere la dissonanza tra valori cristiani di eguaglianza e carità e lo sfruttamento delle popolazioni indigene in America come in Africa. | ||
Prima di quest'epoca la xenofobia può spesso esprimersi direttamente come tale: l'altro è inferiore in quanto "non è come noi" e ci è "quindi" ostile (in greco antico ξενός, "xenos", significa sia "straniero" che "nemico"), perché parla una lingua diversa dalla nostra ("barbaro" in greco significa letteralmente "il balbettante"), perché non professa la nostra religione, perché non si veste come noi (in molte lingue i concetti di "straniero", "strano" ed "estraneo" hanno la stessa radice linguistica, che in italiano è quella del latino "extra": "che viene da fuori"). | Prima di quest'epoca la xenofobia può spesso esprimersi direttamente come tale: l'altro è inferiore in quanto "non è come noi" e ci è "quindi" ostile (in greco antico ξενός, "xenos", significa sia "straniero" che "nemico"), perché parla una lingua diversa dalla nostra ("barbaro" in greco significa letteralmente "il balbettante"), perché non professa la nostra religione, perché non si veste come noi (in molte lingue i concetti di "straniero", "strano" ed "estraneo" hanno la stessa radice linguistica, che in italiano è quella del latino "extra": "che viene da fuori"). | ||
Tuttavia la società antica preferisce stratificare l'umanità in base a concetti | Tuttavia la società antica preferisce stratificare l'umanità in base a concetti castali, più che razziali: il nobile è ovviamente superiore al plebeo, e il plebeo libero è superiore allo schiavo. Ed ovviamente le caratteristiche dell'individuo inferiore (il suo modo di parlare, di vestire, di comportarsi) "giustificano" pienamente la sua condizione sociale inferiore. Inoltre non va dimenticato che per la gran parte le società premoderne (come ancora molte delle società moderne) sono sessiste, ritenendo cioè che tutti i maschi della razza umana siano biologicamente superiori (più forti, più intelligenti, più morali...), per il solo fatto di essere tali, a tutte le femmine della razza umana. | ||
Ciò detto, la mentalità premoderna in generale non avrebbe giudicato uno schiavo bianco superiore a un nobile - ad esempio - arabo in base alla sua sola appartenenza a una presunta "razza". Se si cercava una superiorità, essa veniva trovata nella cultura, nell'etnia, nella religione: ogni cristiano è superiore ad ogni infedele, dunque anche uno schiavo cristiano è, "moralmente", ma non socialmente, superiore a un principe musulmano. Ma se il principe musulmano si converte al Cristianesimo, viene meno tale inferiorità e prevale nuovamente la superiorità sociale di casta. | Ciò detto, la mentalità premoderna in generale non avrebbe giudicato uno schiavo bianco superiore a un nobile - ad esempio - arabo in base alla sua sola appartenenza a una presunta "razza". Se si cercava una superiorità, essa veniva trovata nella cultura, nell'etnia, nella religione: ogni cristiano è superiore ad ogni infedele, dunque anche uno schiavo cristiano è, "moralmente", ma non socialmente, superiore a un principe musulmano. Ma se il principe musulmano si converte al Cristianesimo, viene meno tale inferiorità e prevale nuovamente la superiorità sociale di casta. | ||
La società premoderna considera insomma la "razza" non come un dato immutabile e di primo piano, ma come un dato transitorio e secondario, destinato ad annacquarsi col passare delle generazioni: si ebbero così papi discendenti da famiglie ebraiche convertite, o bastardi di nobili generati con schiave nere (quindi mulatti) legittimati dai loro genitori (per esempio, | La società premoderna considera insomma la "razza" non come un dato immutabile e di primo piano, ma come un dato transitorio e secondario, destinato ad annacquarsi col passare delle generazioni: si ebbero così papi discendenti da famiglie ebraiche convertite, o bastardi di nobili generati con schiave nere (quindi mulatti) legittimati dai loro genitori (per esempio, Alessandro de' Medici detto "il Moro"), come pure ex schiavi "mori" nordafricani (come per esempio Leone Medici/Leone Africano) adottati da nobili famiglie. Per il mondo classico, Settimio Severo può essere considerato il "proto-Obama". | ||
Tutto ciò non implica accettazione del diverso: la società antica ha anzi un vero orrore per le novità e la non-conformità; implica però che la diversità motivata dall'appartenenza razziale appare ai nostri avi meno importante di altre diversità, come quelle legate al "rango sociale" o di altro tipo, che invece per la mentalità moderna sono meno importanti. Non a caso il razzismo in quanto ideologia pseudoscientifica sorge nel momento in cui questo antico criterio di valutazione è ormai in piena crisi dopo la | Tutto ciò non implica accettazione del diverso: la società antica ha anzi un vero orrore per le novità e la non-conformità; implica però che la diversità motivata dall'appartenenza razziale appare ai nostri avi meno importante di altre diversità, come quelle legate al "rango sociale" o di altro tipo, che invece per la mentalità moderna sono meno importanti. Non a caso il razzismo in quanto ideologia pseudoscientifica sorge nel momento in cui questo antico criterio di valutazione è ormai in piena crisi dopo la Rivoluzione francese, e non è un caso che uno dei suoi fondatori, de Gobineau, sostenga la superiorità della razza germanica solo per giustificare la superiorità della classe sociale che secondo lui ne discende in Francia (la nobiltà, che è la classe a cui egli appartiene ed il cui monopolio assoluto del potere egli vuole giustificare in questo modo). | ||
A questa generalizzazione si oppone la già citata "''limpieza de sangre''" "purezza di sangue" che la nobiltà iberica propone nel tardo Rinascimento per respingere l'ascesa degli | A questa generalizzazione si oppone la già citata "''limpieza de sangre''" "purezza di sangue" che la nobiltà iberica propone nel tardo Rinascimento per respingere l'ascesa degli ebrei e dei ''moriscos'' convertiti al cristianesimo, e quindi (teoricamente) integrati nella società spagnola dell'epoca. Quindi, una volta di più, il razzismo quattro-cinquecentesco è un'ideologia escogitata da una casta endogama, e non da una "razza", intesa in senso biologico. | ||
Il concetto di "limpieza de sangre" sarebbe stato applicato anche ai danni delle popolazioni indigene dell'America prima, ed agli schiavi neri ivi importati poi, nonché degli iberici spagnoli che si erano mescolati con essi, creando una società in cui la stratificazione sociale era legata anche al gruppo etnico di appartenenza. Una società estremamente conscia dell'appartenenza razziale, al punto da conoscere non solo concetti come quello di "mulatto" o "meticcio", ma anche quelli di '' | Il concetto di "limpieza de sangre" sarebbe stato applicato anche ai danni delle popolazioni indigene dell'America prima, ed agli schiavi neri ivi importati poi, nonché degli iberici spagnoli che si erano mescolati con essi, creando una società in cui la stratificazione sociale era legata anche al gruppo etnico di appartenenza. Una società estremamente conscia dell'appartenenza razziale, al punto da conoscere non solo concetti come quello di "mulatto" o "meticcio", ma anche quelli di ''quarteron'' e ''octavon'', cioè di persona con solo un quarto o un ottavo di sangue nero, o di zambo, cioè meticcio metà nero e metà indio, e via via con ulteriori sottodivisioni. | ||
Paradossalmente, però, tale acuta coscienza delle differenze "razziali", che certo non è sbagliato definire "razzista", fu la reazione a un diffusissimo fenomeno di "mescolamento" delle razze da parte degli iberici non appartenenti alla nobiltà, i cui effetti si osservano agevolmente ancora oggi in tutta l' | Paradossalmente, però, tale acuta coscienza delle differenze "razziali", che certo non è sbagliato definire "razzista", fu la reazione a un diffusissimo fenomeno di "mescolamento" delle razze da parte degli iberici non appartenenti alla nobiltà, i cui effetti si osservano agevolmente ancora oggi in tutta l'America Latina. Non mancò neppure qualche nobile che non disdegnò il matrimonio con i discendenti della nobiltà indigena India, per acquisire maggiore legittimità nel suo dominio agli occhi della popolazione dominata. | ||
===Verso il razzismo contemporaneo=== | ===Verso il razzismo contemporaneo=== | ||
Questo fenomeno mostra quanto il razzismo ("non scientifico") iberico fosse qualitativamente diverso dal successivo razzismo ottocentesco, che fra i suoi primi scopi dichiarati ebbe appunto quello di impedire il mescolamento fra le razze umane, sempre nocivo per la razza "superiore" (cioè i bianchi). | Questo fenomeno mostra quanto il razzismo ("non scientifico") iberico fosse qualitativamente diverso dal successivo razzismo ottocentesco, che fra i suoi primi scopi dichiarati ebbe appunto quello di impedire il mescolamento fra le razze umane, sempre nocivo per la razza "superiore" (cioè i bianchi). | ||
Riga 90: | Riga 90: | ||
===Americhe=== | ===Americhe=== | ||
====Negli USA==== | ====Negli USA==== | ||
[[File:Ku Klux Klan members and a burning cross, Denver, Colorado, 1921.jpg|thumb|upright=1.4|Membri del Ku Klux Klan utilizzano per terrorizzare le loro vittime la croce infuocata, simbolo della identità cristiana da loro rivendicata]]Nell'America coloniale, ancor prima che la schiavitù coloniale divenisse completamente basata su basi razziali, gli schiavi di origine africana erano usati a fianco dei cosiddetti schiavi bianchi, di solito vincolati da contratti con una scadenza determinata, in gran parte firmati per pagare le spese di trasferimento nel Nuovo Mondo. Alla scadenza di tali contratti gli europei che erano sopravvissuti recuperavano la libertà (non era previsto che i neri potessero recuperare la libertà alla scadenza di un certo periodo di tempo). | |||
A seguito di una serie di rivolte che coinvolsero questo tipo di coloni, però, negli Usa si arrivò a fare a meno degli schiavi bianchi già nel | A seguito di una serie di rivolte che coinvolsero questo tipo di coloni, però, negli Usa si arrivò a fare a meno degli schiavi bianchi già nel XVIII secolo, riservando la schiavitù alle persone di origine africana, che non potevano contare, a differenza dei bianchi, di solidarietà religiose e etniche da parte di componenti liberi della società bianca dominante. In questo modo, "razza" e condizione sociale vennero a coincidere negli Usa, in modo tale che ancor oggi negli Stati Uniti è difficile separare i due concetti. | ||
Subito dopo l'indipendenza (avvenuta nel | Subito dopo l'indipendenza (avvenuta nel 1776) le leggi statunitensi del 1790 sulla naturalizzazione garantivano la cittadinanza solo alle "persone bianche libere", il che significava generalmente che veniva concessa solo a coloro che erano di origine anglosassone. | ||
Quando la popolazione americana divenne culturalmente meno omogenea, verso gli | Quando la popolazione americana divenne culturalmente meno omogenea, verso gli anni '40 del XIX secolo, con l'aumento dell'immigrazione dall'Europa meridionale e orientale, negli USA si rese necessario chiarire chi fossero i "bianchi". Nacque così una suddivisione di quelli che oggi sono chiamati «caucasici» in una gerarchia di diverse razze, stabilite "scientificamente", e al cui vertice erano gli anglosassoni e i popoli nordici. | ||
===Europa=== | ===Europa=== | ||
====In Germania==== | ====In Germania==== | ||
Il tema del razzismo durante il governo nazionalsocialista in Germania, rivolto alla popolazione ebraica, ma anche verso molti gruppi etnici come Rom, Sinti e diverse categorie sociali (riunite sotto la definizione di ''Untermenschen'') viene ampiamente trattato sotto la voce Olocausto. | |||
====In Italia==== | ====In Italia==== | ||
Secondo un rapporto presentato all'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, "la società italiana ha visto un incremento nelle attitudini razziste, nella xenofobia e contro gli zingari nel discorso pubblico, particolarmente sui media e su internet"<ref>§ 59 del rapporto dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa ''The progress of the Assembly's monitoring procedure (January-December 2018) and the periodic review of the honouring of obligations by Iceland and Italy'' ([http://semantic-pace.net/tools/pdf.aspx?doc=aHR0cDovL2Fzc2VtYmx5LmNvZS5pbnQvbncveG1sL1hSZWYvWDJILURXLWV4dHIuYXNwP2ZpbGVpZD0yNTI0MCZsYW5nPUVO&xsl=aHR0cDovL3NlbWFudGljcGFjZS5uZXQvWHNsdC9QZGYvWFJlZi1XRC1BVC1YTUwyUERGLnhzbA==&xsltparams=ZmlsZWlkPTI1MjQw Doc. 14792 Part 3 (IT) Report]), 2019, p. 19. L'Assemblea ha approvato il rapporto il [[24 gennaio]] [[2019]], con la risoluzione n. 2261(2019).</ref>. | |||
====In | ====In Polonia durante la II guerra mondiale==== | ||
In Polonia i | In Polonia i nazisti riuscirono quasi a imporre un dogma mitologico, prima contro gli ebrei poi contro i polacchi, che privava tutti coloro che venivano definiti "non ariani" dei diritti civili e del lavoro. Un polacco ebbe a dire: «La fortuna è venuta a noi tramite Hitler. Egli ci sta preparando una Polonia senza Ebrei».<ref>Lestschinsky, ''The Jew in Ruined Europe'', in ''Chicago Jewish Forum'',IV,1945,10-16</ref> Vi furono, tuttavia, alcune nobili eccezioni.<ref>Dabek-Szyskzo, ''The Great Bor Lie'', in ''The Protestant'',VI,1946,12-31</ref> Dopo la liberazione, secondo alcune fonti<ref>''Journal of Kibbutz Buchenwald'', in ''Commentary'', a cura di Levin, I, 1946, 31-39</ref> la maggior parte della popolazione conservò un'opinione positiva della repressione. Nel luglio 1946 uno spaventoso pogrom antisemitico nella città polacca di Kielce costò la vita a quarantuno ebrei. In Polonia persino dopo la guerra, alcuni membri della Chiesa cattolica continuarono ad avere una parte di primo piano nell'incoraggiare e nel mantenere vivo l'antisemitismo.<ref>''Jews and the Catholic Church in Poland'', in ''Jewish Chronicle'', London, 21 giugno 1948, p.11"</ref> | ||
===Asia=== | ===Asia=== | ||
====In Giappone==== | ====In Giappone==== | ||
In Giappone i casi di discriminazione e razzismo riguardano soprattutto le minoranze etniche presenti nel Paese, talvolta emarginate e trattate con disparità in ambito lavorativo, scolastico e sociale dai giapponesi di etnia Yamato, questi ultimi considerati i discendenti del gruppo etnico nativo dominante dell'arcipelago giapponese. Secondo un rapporto del 2006 a cura dell'ONU le minoranze più discriminate in Giappone sono la popolazione Ainu, i Burakumin, i Ryukyuani, i discendenti degli immigrati dai paesi vicini (Corea e Cina) e i nuovi immigrati giunti da altri paesi (ad esempio brasiliani, filippini e vietnamiti). Ciò è dovuto principalmente alla tradizionale convinzione dei giapponesi che solo persone del loro ceppo siano in grado di capire e apprezzare la loro cultura. | |||
Nonostante la | Nonostante la costituzione giapponese proclami l'uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, senza distinzione di razza, genere e religione, il sistema legislativo nipponico non prevede pene ai danni di coloro che compiono attività discriminatorie. | ||
====In Russia==== | ====In Russia==== | ||
Tradizionalmente, il razzismo | Tradizionalmente, il razzismo russo include l'antisemitismo e la tatarofobia, così come l'ostilità verso varie etnie del Caucaso, dell'Asia centrale ed orientale e dell'Africa. Nel 2006, Amnesty International ha riferito che il razzismo in Russia era "fuori controllo". | ||
===Australia=== | ===Australia=== | ||
In | In Australia la popolazione aborigena è stata decimata dalla colonizzazione, iniziatasi nel 1788. Una combinazione di omicidi ha ridotto la popolazione aborigena di circa il 90% tra il XIX secolo e il XX secolo. Un'onda di massacri e tentativi di resistenza si mosse con la frontiera. L'ultimo massacro fu a Coniston, nel Territorio del Nord, nel 1928. Anche se i primi colonizzatori furono ben accolti, ci furono violenti scontri. | ||
===Africa=== | ===Africa=== | ||
====In Sudafrica e Namibia==== | ====In Sudafrica e Namibia==== | ||
L'apartheid o separazione in lingua afrikaans è stata la politica di segregazione razziale istituita dal governo di etnie bianche (Afrikaner e di origine inglese) del Sudafrica nel secondo dopoguerra, rimasta in vigore fino al 1994. L'apartheid fu applicato anche alla Namibia, fino al 1990 amministrata dal Sudafrica. La segregazione era applicata a tutti i non bianchi, asiatici e figli di genitori di etnie assortite compresi. L'apartheid è stato proclamato crimine internazionale da una convenzione delle Nazioni Unite, votata dall'Assemblea Generale nel 1973 e entrata in vigore nel 1976, ed è stato recentemente inserito nella lista dei crimini contro l'umanità perseguibili dalla Corte penale internazionale. | |||
====In Ruanda==== | ====In Ruanda==== | ||
La presunta questione razziale ruandese, per l'informazione occidentale si rivela principalmente nel genocidio del 1994, uno dei più sanguinosi episodi della storia del XX secolo, dove vennero massacrate tra le 800.000 e 1.071.000 persone. Le vittime furono in massima parte di etnia Tutsi (Watussi); i Tutsi erano una minoranza rispetto agli Hutu, gruppo etnico maggioritario a cui facevano capo i gruppi principalmente responsabili dell'eccidio. I massacri non risparmiarono una larga parte di Hutu moderati. A dispetto dell'atrocità del fatto, si riscontra che dal punto di vista della genetica di popolazione i due gruppi sono estremamente affini, e come nella stragrande maggioranza dei fenomeni razzisti le differenze sono principalmente di tipo sociale e culturale. | |||
==Note== | ==Note== | ||
<references /> | <references /> | ||
Riga 148: | Riga 148: | ||
*[[Annette Wieviorka]], ''Auschwitz spiegato a mia figlia'', Einaudi, Torino 2005 | *[[Annette Wieviorka]], ''Auschwitz spiegato a mia figlia'', Einaudi, Torino 2005 | ||
==Collegamenti esterni== | ==Collegamenti esterni== | ||
*[[Convenzione internazionale sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale]] Adottata dall'[[Assemblea generale]] dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] nel [[1965]] - [https://web.archive.org/web/20060713231412/http://www.ohchr.org/french/law/cerd.htm] | *[[Convenzione internazionale sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale]] Adottata dall'[[Assemblea generale]] dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] nel [[1965]] - [https://web.archive.org/web/20060713231412/http://www.ohchr.org/french/law/cerd.htm] | ||
*[[Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo]] - [[CERD]] Comitato per l'eliminazione delle discriminazioni razziali - Rapporto speciale sulle forme di contemporanee di razzismo, di discriminazione razziale, di xenofobia e dell'intolleranza che vi è associata [https://web.archive.org/web/20060408150635/http://www.ohchr.org/french/issues/racism/rapporteur/index.htm] | *[[Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo]] - [[CERD]] Comitato per l'eliminazione delle discriminazioni razziali - Rapporto speciale sulle forme di contemporanee di razzismo, di discriminazione razziale, di xenofobia e dell'intolleranza che vi è associata [https://web.archive.org/web/20060408150635/http://www.ohchr.org/french/issues/racism/rapporteur/index.htm] | ||
Riga 197: | Riga 159: | ||
*[http://digilander.libero.it/lopreda/razzismo.htm Il razzismo]. | *[http://digilander.libero.it/lopreda/razzismo.htm Il razzismo]. | ||
*{{en}} [http://unesdoc.unesco.org/images/0012/001229/122962eo.pdf Four statements on the race question] - [[UNESCO]] ([[1969]]) (testo in formato [[Portable Document Format|pdf]]). | *{{en}} [http://unesdoc.unesco.org/images/0012/001229/122962eo.pdf Four statements on the race question] - [[UNESCO]] ([[1969]]) (testo in formato [[Portable Document Format|pdf]]). | ||
contributi