Giuseppe Pensa: differenze tra le versioni

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Nel 1931 pubblica con Mondadori il libro [[Nel mondo e nei secoli]].
Nel 1931 pubblica con Mondadori il libro [[Nel mondo e nei secoli]].


Tre anni più tardi, il 20 ottobre 1934, Il Ministro dell'Interno propone la sua promozione a Ufficiale della Corona d'Italia.<ref>Ricerca condotto attraverso l'Archivio Storico Ordine Mauriziano.</ref>
Tre anni più tardi, il 20 ottobre 1934, Il Ministro dell'Interno propone la sua promozione a Ufficiale della Corona d'Italia.<ref>Ricerca condotto attraverso l'Archivio Storico Ordine Mauriziano.</ref> La promozione a ufficiale diviene effettiva con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del Regno il 4 febbraio 1935.


Per tutto il Ventennio ha abbracciato e sostenuto l'ideale fascista, sia rappresentando il regime a Esino Lario come Podestà, sia come direttore didattico a Vendrogno (CO) presso un istituto per orfani.<ref>https://forumterrealte.wordpress.com/2019/04/19/la-finta-vendita-di-esino-lario-piccoli-comuni-usati-e-dileggiati/</ref>
Per tutto il Ventennio ha abbracciato e sostenuto l'ideale fascista, sia rappresentando il regime a Esino Lario come Podestà, sia come direttore didattico a Vendrogno (CO) presso un istituto per orfani.<ref>https://forumterrealte.wordpress.com/2019/04/19/la-finta-vendita-di-esino-lario-piccoli-comuni-usati-e-dileggiati/</ref>

Versione delle 14:07, 13 ott 2021

Giuseppe Pensa, 1903 - Archivio Pietro Pensa, Esino Lario. Questo file è stato creato dal Centro di documentazione e informazione dell'Ecomuseo delle Grigne. Fotografo Giovanni Battista Ganzini[1]
Giuseppe Pensa, 25 novembre 1900. Questo file è stato creato dal Centro di documentazione e informazione dell'Ecomuseo delle Grigne.

Giuseppe Pensa è nato 11 luglio 1878 ed è morto nel 1973.[2] Insegnante di calligrafia nelle scuole elementari e Politico fascista.

Cenni biografici

Giuseppe Pensa, 1898. Questo file è stato creato dal Centro di documentazione e informazione dell'Ecomuseo delle Grigne.

Figlio, con altri sette fratelli e sorelle, di Pietro Pensa (1837-1901) - segretario comunale di Esino Inferiore (CO) -, e di Domenica Barindelli. Ha vissuto prevalentemente a Milano mantenendo legami molto forti con la comunità di Esino Lario da cui il casato proviene.

Nel 1903 si sposa con Rita Fontana da cui avrà due figli:

  • Massima (1905);
  • Pietro (1906).

Nel 1904 lo troviamo segretario comunale di Esino Superiore (CO). Curiosamente il padre è stato segretario comunale di Esino Inferiore per circa trenta anni dal 1870.

Nel 1911 viene eletto sindaco di Esino Inferiore.

Nel 1912 e 1919 appare in due fotografia come insegnate di calligrafia all'orfanotrofio maschile Martinitt di Milano. Il suo ruolo di insegnante di calligrafia è confermato dal Bollettino ufficiale del Ministero dell'Istruzione pubblicato nel 1913, risultato della sessione primaverile, che lo vede classificarsi con un punteggio di 260/320 su una graduatoria di insegnanti abilitati all'insegnamento della calligrafia nel provveditorato di Milano. Analogamente alla moglie di poco più brava (262/320).[3]

Nel 1925, nelle vesti di Sindaco di Esino Inferiore, partecipa alla inaugurazione della strada carrozzabile Varenna - Perledo - Esino Inferiore. Ospite d'onore per l'occasione persino l'on. Attilio Teruzzi, sottosegretario all'Interno e già membro della Giunta per le elezioni del Parlamento, oppositore in occasione della contestazione dell'on. Giacomo Matteotti sulla validità delle elezioni, nel celebre ultimo discorso del 30 maggio 1924 (a cui seguì il rapimento e l'uccisione).

Mentre il Sindaco di Esino Superiore viene nominato Cavaliere della Corona d'Italia, su proposta dell'on. Teruzzi, Giuseppe Pensa, con l'introduzione delle leggi fascistissime nel 1926/1927, viene nominato Podestà di Esino Lario dalla Prefettura di Como, in seno al Partito Nazionale Fascista.

Ad Esino, infatti, nel 1925 si costituisce una sede del Partito Nazionale Fascista guidata dall'esinese Attilio Carissimo.

Sul finire degli anni Venti Giuseppe Pensa ha avuto contatti personali con Arnaldo Mussolini e i figli del Duce (Bruno e Vittorio), oltre a Renato Ricci, a quel tempo presidente della neo nata Opera Nazionale Balilla.

Il 27 dicembre 1929 viene nominato anche lui Cavaliere della Corona d'Italia, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, Benito Mussolini.

Nel 1931 pubblica con Mondadori il libro Nel mondo e nei secoli.

Tre anni più tardi, il 20 ottobre 1934, Il Ministro dell'Interno propone la sua promozione a Ufficiale della Corona d'Italia.[4] La promozione a ufficiale diviene effettiva con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del Regno il 4 febbraio 1935.

Per tutto il Ventennio ha abbracciato e sostenuto l'ideale fascista, sia rappresentando il regime a Esino Lario come Podestà, sia come direttore didattico a Vendrogno (CO) presso un istituto per orfani.[5]

Nel 1939 appare ritratto in un dipinto dal figlio ing. Pietro Pensa per la prima edizione del Premio Cremona, iniziativa del regime fascista diretta dal gerarca fascista Farinacci.[6]

Dopo la Liberazione dall'occupazione nazista e la caduta del fascismo lo si trova impiegato presso la prefettura di Milano. Negli anni Cinquanta tenterà di essere nuovamente eletto nelle file del Movimento Sociale Italiano, ma la candidatura non andrà in porto.

È sepolto nel cimitero di Esino Lario (LC).

Libri

  • 1913. Giuseppe Verdi. Ricordato ai giovanetti italiani: per commemorare il grande agli allievi delle Scuole comunali interne dell'orfanotrofio maschile, Milano.
  • 1931. Nel mondo e nei secoli, Mondadori, Milano. Il libro è particolarmente significativo perché contiene una pagina di razzismo scientifico, oltre che un elogio all'ideale fascista.

Riconoscimenti

Ufficiale OCI Kingdom BAR.svg

1935 Viene promosso Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia[7]

Note