Giuseppe Pensa: differenze tra le versioni

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[[File:Pietro-pensa giuseppe-pensa-1903.jpeg|miniatura|Giuseppe Pensa, 1903 - Archivio Pietro Pensa, Esino Lario. Questo file è stato creato dal Centro di documentazione e informazione dell'Ecomuseo delle Grigne. Fotografo Giovanni Battista Ganzini<ref>https://www.lombardiabeniculturali.it/fotografie/autori/3679/</ref><br />[[File:Pietro-pensa giuseppe-pensa-1900.jpeg|miniatura|Giuseppe Pensa, 25 novembre 1900. Questo file è stato creato dal Centro di documentazione e informazione dell'Ecomuseo delle Grigne.]]<br />|alt=]]
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'''Giuseppe Pensa''' è nato 11 luglio 1878 ed è morto nel 1973.<ref>https://www.larionews.com/cultura/esino-il-tesista-del-caso-vendesi-riscopre-un-testo-scolastico-del-podesta-giuseppe-pensa</ref> Politico fascista.  
'''Giuseppe Pensa''' è nato 11 luglio 1878 ed è morto nel 1973.<ref>https://www.larionews.com/cultura/esino-il-tesista-del-caso-vendesi-riscopre-un-testo-scolastico-del-podesta-giuseppe-pensa</ref> Insegnante di calligrafia nelle scuole elementari e Politico fascista.  


==Cenni biografici==
==Cenni biografici==
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Figlio, con altri sette fratelli e sorelle, di Pietro Pensa (1837-1901) - segretario comunale di Esino Inferiore (CO) -, e di Domenica Barindelli. Ha vissuto prevalentemente a Milano mantenendo legami molto forti con la comunità di Esino Lario da cui il casato proviene.  
Figlio, con altri sette fratelli e sorelle, di Pietro Pensa (1837-1901) - segretario comunale di Esino Inferiore (CO) -, e di Domenica Barindelli. Ha vissuto prevalentemente a Milano mantenendo legami molto forti con la comunità di Esino Lario da cui il casato proviene.  


Nel 1903 si sposa con rita Fontana da cui avrà due figli:  
Nel 1903 si sposa con Rita Fontana da cui avrà due figli:  


*Massima (1905);
*Massima (1905);
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Nel 1911 viene eletto sindaco di Esino Inferiore.
Nel 1911 viene eletto sindaco di Esino Inferiore.


Nel 1912 e 1919 appare in due fotografia come insegnate di calligrafia all'orfanotrofio maschile Martinitt di Milano.  
Nel 1912 e 1919 appare in due fotografia come insegnate di calligrafia all'orfanotrofio maschile Martinitt di Milano. Il suo ruolo di insegnante di calligrafia è confermato dal Bollettino ufficiale del Ministero dell'Istruzione pubblicato nel 1913, risultato della sessione primaverile, che lo vede classificarsi con un punteggio di 260/320 su una graduatoria di insegnanti abilitati all'insegnamento della calligrafia nel provveditorato di Milano. Analogamente alla moglie di poco più brava (262/320).<ref>https://www.google.it/books/edition/Bollettino_ufficiale_del_Ministero_dell/v_2UoQUAhFsC?hl=it&gbpv=1&dq=Rita+Fontana+Giuseppe+Pensa&pg=PA1876&printsec=frontcover</ref>


Con l'introduzione delle leggi fascistissime nel 1926/1927 viene nominato Podestà di Esino Lario dalla Prefettura di Como, in seno al Partito Nazionale Fascista.
Con l'introduzione delle leggi fascistissime nel 1926/1927 viene nominato Podestà di Esino Lario dalla Prefettura di Como, in seno al Partito Nazionale Fascista.

Versione delle 18:09, 30 ago 2021

Giuseppe Pensa, 1903 - Archivio Pietro Pensa, Esino Lario. Questo file è stato creato dal Centro di documentazione e informazione dell'Ecomuseo delle Grigne. Fotografo Giovanni Battista Ganzini[1]
Giuseppe Pensa, 25 novembre 1900. Questo file è stato creato dal Centro di documentazione e informazione dell'Ecomuseo delle Grigne.

Giuseppe Pensa è nato 11 luglio 1878 ed è morto nel 1973.[2] Insegnante di calligrafia nelle scuole elementari e Politico fascista.

Cenni biografici

Giuseppe Pensa, 1898. Questo file è stato creato dal Centro di documentazione e informazione dell'Ecomuseo delle Grigne.

Figlio, con altri sette fratelli e sorelle, di Pietro Pensa (1837-1901) - segretario comunale di Esino Inferiore (CO) -, e di Domenica Barindelli. Ha vissuto prevalentemente a Milano mantenendo legami molto forti con la comunità di Esino Lario da cui il casato proviene.

Nel 1903 si sposa con Rita Fontana da cui avrà due figli:

  • Massima (1905);
  • Pietro (1906).

Nel 1904 lo troviamo segretario comunale di Esino Superiore (CO). Curiosamente il padre è stato segretario comunale di Esino Inferiore per circa trenta anni dal 1870.

Nel 1911 viene eletto sindaco di Esino Inferiore.

Nel 1912 e 1919 appare in due fotografia come insegnate di calligrafia all'orfanotrofio maschile Martinitt di Milano. Il suo ruolo di insegnante di calligrafia è confermato dal Bollettino ufficiale del Ministero dell'Istruzione pubblicato nel 1913, risultato della sessione primaverile, che lo vede classificarsi con un punteggio di 260/320 su una graduatoria di insegnanti abilitati all'insegnamento della calligrafia nel provveditorato di Milano. Analogamente alla moglie di poco più brava (262/320).[3]

Con l'introduzione delle leggi fascistissime nel 1926/1927 viene nominato Podestà di Esino Lario dalla Prefettura di Como, in seno al Partito Nazionale Fascista.

Sul finire degli anni Venti ha avuto contatti personali con Arnaldo Mussolini e i figli del Duce (Bruno e Vittorio), oltre a Renato Ricci, presidente dell'Opera Nazionale Balilla.

Per tutto il Ventennio ha abbracciato e sostenuto l'ideale fascista, sia rappresentando il regime a Esino Lario come Podestà, sia come direttore didattico a Vendrogno (CO) presso un istituto per orfani.[4]

Nel 1939 appare ritratto in un dipinto dal figlio ing. Pietro Pensa per la prima edizione del Premio Cremona, iniziativa del regime fascista diretta da Farinacci.[5]

Dopo la Liberazione dall'occupazione nazista e la caduta del fascismo lo si trova impiegato presso la prefettura di Milano. Negli anni Cinquanta tenterà di essere nuovamente eletto nelle file del Movimento Sociale Italiano, ma la candidatura non andrà in porto.

È sepolto nel cimitero di Esino Lario (LC).

Libri

  • 1913. Giuseppe Verdi. Ricordato ai giovanetti italiani: per commemorare il grande agli allievi delle Scuole comunali interne dell'orfanotrofio maschile, Milano.
  • 1931. Nel mondo e nei secoli, Mondadori, Milano. Il libro è particolarmente significativo perché contiene una pagina di razzismo scientifico, oltre che un elogio all'ideale fascista.

Riconoscimenti

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1935 Viene promosso Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia[6]

Note